Thailandia : Bangkok e la sue isole

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Nozze di cotone, ovvero primo anniversario di matrimonio. Desidero di allontanarmi dalla quotidianità, di partire ancora una volta fuori stagione per festeggiare con fuochi d’artificio la nostra nuova vita insieme. Ma questa volta il viaggio é eccezionale : si parla di Thailandia e come un miracolo tutto diventa realtà !

Due settimane tra relax e scoperta di un mondo che affascina chiunque…

DSC02523Bangkok, questa é la metà di arrivo dopo un volo AirFrance con scalo a Parigi che non é stato dei più confortevoli… ma questo é di poco interesse quando si realizza che l’avventura ha avuto inizio. Prendere un taxi non é cosi intuitivo : dobbiamo cercare un distributore automatico della società che regola il traffico e il trasporto pubblico contro le frodi che dovevano essere diventate comuni.

Pochi thailandesi parlano inglese ma cio’ non impedisce che siano socievoli e che tentino di conversare. La barriera linguistica é veramente spiacevole ma purtroppo in questo caso insormontabile.

In pochissimo tempo ci si rende conto che la metropoli é davvero enorme. Il traffico é intenso, soffocante, impossibile programmare con precisione orari di arrivo. Tutto questo non é un peccato se si cerca di vivere la vita locale. Scooter ovunque, qualche rara bicicletta, numerosi mototaxi, e un sentore di smog molto elevato…

DSC02542Ma ecco il quartiere di Sathon, quello dei grattacieli, quello accanto alla linea della metropolitana e prossimo anche al fiume grazie al quale é possibile spostarsi in città più rapidamente. Questo é il quartiere ideale sove soggiornare, poggiare le proprie valige, bere un Mai Thai dall’alto di un Roof Bar, rinfrescarsi in un’ insolita piscina al 29° piano. Ci si sente coccolati e al riparo dalle ondate di calore e umidità che dopo qualche ora di turismo diventano eccessivamente moleste e prossime allo svenimento. Qui a Bangkok la vita costa meno per davvero e questi piccoli lussi sono realmente accessibili !

Tenere la moneta é fondamentale per poter acquistare presso i distibutori automatici i biglietti per la metropolitana, modernissima e molto climatizzata… Si arriva a Siam Square e ci si illumina di fronte ai centri commerciali brillanti che chiamano in ogni dove. Questo é evidentemente un universo di consumismo sfrenato prossimo al futurismo. Questa é la Bangkok altolocata che si contende le boutique di Alexander McQueen, Stella McCartney, ma non solo. La sera il mercato invade la strada principale e la gente (sopratutto turisti) vi si reca senza esitazione alcuna. I prezzi particolarmente bassi e uno stile casual elegante faccio cedere verso i primi acquisti. Ma lo shopping é anche quello dei prodotti tecnologici : qui si trova tutto cio di cui si ha bisogno senza bisogno di investire un patrimonio!

DSC02564Di giorno i mercati nel quartiere centrale, nelle stradine strette, rendono l’ambiente colorato. Il famoso mercato dei fiori diffonde aromi. E ci si prepara a visitare i templi maggiori della città, con rispetto e curiosità. L’enorme statua del Buddha reclinato a Wat Pho, cosi imponente da far dimenticare per un attimo il calore umido angosciante, si associa allo stupore per l’architettura esotica. Ci offrono una bottiglietta d’acqua per poter ammirare il tutto senza svenire. E’ un mondo differente, una cultura da stimare. E poi é esotico anche visitare il quartiere a luci rosse di Patpong che merita in ogni caso un’attenzione turistica 😉

Sfruttiamo le compagnie Low Cost locali per scendere verso le isole. Nok Air e Thai Smile propongono dei pacchetti volo + bus + nave per pochi euro… e non ci si deve preoccupare nell’organizzazione. Giunge l’ora di Koh Samui. Le spiagge sono bellissime, il panorama mozzafiato, l’acqua limpida e calda, tutto perfetto per non privarsi dello snorkeling. Incrociamo turisti da tutto il mond20160519_090222o mentre giriamo utilizzando i taxi collettivi. Ci si scambia opinioni, consigli, punti di vista. E poi ci si rilassa mangiando coi piedi poggiati sulla sabbia. E ci si abbronza anche quando il cielo é coperto di nuvole ! Tutto questo é possibile associando un paio di massaggi thai (coraggio, nonostante il dolore sono poi rilassantissimi !) al suono delle onde del mare.

Dato che ci siamo, e dato che ci sentiamo ancora giovani, dopo tanto relax ci spostiamo verso la Mecca dei party : la Full Moon a Ko Panghan ! La festa della luna piena consiste, nella lunghissima struscia di spiaggia di Haat Riin, in una festa di 24 ore a base di musica elettronica, alcool, acrobazie, colori fluo, fiori, ecc… Una meraviglia ! Uno spirito di festa e condivisione che vorresti durasse per sempre. Le canzoni ci restano in testa per il resto della vacanza. La tee shirt é il ricordo che ci portiamo in spiaggia insieme alla corona di fiori fluo che decido di non abbandonare mai per il resto del viaggio. Il tempo si ferma alla Full Moon.

Ma quest’isola é rinomata anche per essere zona dedita alla meditazione. Perché non dare un’occhio alla costa ovest ? Qui i centri di yoga si trovano ad ogni angolo. Il nostro bungalow nel cuore della giungla con vista mare ci riporta verso una nuova Thailandia. I turisti sono vegetariani o vegani. Il consumismo é bandito. Ma é tutto stupendo…

20160527_130628Ultima tappa decisa nell’angolo irraggiungibile di Ko Panghan, la costa lussuosa dove risiedono solo pochissimi alberghi. Il livello é nettamente superiore. Qui le vacanze sono ultralusso ! Ci viene consegnata una villetta privata con piscina. Per un prezzo irrisorio. Viviamo i notri ultimi tre giorni sopra una nuvola, per non dire « tre metri sopra il cielo ». Ci chiediamo come sia possibile poter godere di più di un paradiso simile. Ci sentiamo liberi, lontani da tutto.

E proprio per questo dobbiamo rientrare nella capitale. Una lunghissima peripezia per accedere al volo diretto in Europa : il vecchio mondo che appartiene alle nostre radici e a cui non possiamo rifuggire. 2 stato fantastico ma dopo ogni parantesi di torna a casa. Ma si torna col cuore pieno  « di cose belle ».

10 ragioni per visitare Birmingham

Per molti é la città il cui nome puo’ evocare semplicemente la rivoluzione industriale del XIX secolo; la tendenza é quella di dimenticare il potenziale di questa metropoli considerata invece tra i centri più attivi del Regno Unito, seconda in UK per popolazione, multiculturale, giovane e degna di essere considerata oggi une vera e propria capitale culturale accanto al più ovvio turismo industriale.

Ecco quindi svelata qualche valida ragione per trascorrere un week end alla scoperta della capitale delle West Midlands :

  1. Il Birmingham Museum Art and Gallery.
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D. G. Rossetti “Proserine”

Amanti dell’arte, dei centri culturali come solo in questo paese sono capaci di costituire e di far vivere, preparatevi a una visita ricchissima ! Ovviamente l’ingresso é gratuito, 7 giorni su 7, e lo spettacolo merita almeno mezza giornata di visita…

L’edificio in stile neoclassico (1889) ospita una collezione considerata (e a giusto titolo) l’orgoglio della città. Domina sovrano e aggiunge fascino a Chamberlain Square.  Gallerie e diversi livelli di museografia si sovrappongono elegantemente nel circuito museale dove i veri ospiti d’onore sono i Preraffaelliti… Gioia e gaudio per tutti gli appassionati di questa corrente artistica : qui la collezione comprende oltre 2000 opere di arte figurativa e decorativa ! Inoltre un’intera galleria è dedicata al rinomato artista britannico Edward Burne-Jones. Ma noi italiani riconosciamo subito Dante Gabriele Rossetti…

Elemento di vanto locale é il Sultanganj Buddha, risalente al 500-700 D.C., ritrovato nell’India settentrionale da un ingegnere che lavorava alla costruzione della ferrovia.

Molto differente é la galleria Birmingham: Its People, Its History : perle e curiosità sulla Rivoluzione industriale e sulla storia cittadina.

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Edwardian Tearoom

Il museo é assolutamente child-friendly al 100%. In caso di viaggio con piccoli al seguito diverse attività (tra cui giocare a provare abiti storici) e sale a tema sono a disposizione del piccolo turista !

E la Edwardian Tea Room (oltre la galleria industriale) vi attende in un contesto raffinato per la pausa dedicata al rituale del thé.

 

  1. La Library of Birmingham.
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Library of Birmingham

La biblioteca pubblica di Birmingham é un vero é proprio gioiello d’architettura contemporanea. Inaugurata nel 2013 e frutto del lavoro di uno studio olandese, si trova nel centro città, a pochi passi dalle principali attrazioni, come la Symphony Hall e Victoria Square.

Al suo interno é presente un caffé e un gradevole bookshop dai prezzi onesti per poter acquistare qualche souvenir. L’utente é messo a proprio agio, e il turista trova sorprese a cui non puo’ mancare : il giardino bitanico al settimo piano, la terrazza panoramica sulla città al nono piano, e il memorial di Shakespeare. Qualche dettaglio : 40.000 oggetti, tra cui 6000 fotografie e 10.000 programmi di sala legate alla vita del grandissimo drammaturgo all’interno di una sala ricostruita in funzione museale ed espositiva.

  1. Il Bullring Shopping Centre.
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The Bullring

Altro gioiello dell’architettura contemporanea (in parte emblematico ancora per cio’ che concerne gli anni ‘60) é conosciuto per essere uno dei più grandi centri commerciali europei. Tutte le grandi marche vi trovano posto. Riparo straordinario nelle giornate di pioggia (mai rare in Gran Bretagna). Accanto alla stazione ferroviaria, nel cuore della città.

  1. La Cattedrale
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St Philip’s Cathedral

Altra meta di pellegrinaggio per gli appasionati preraffaelliti é la cattedrale. Edward Burne-Jones, importante artista che aderì al tardo movimento preraffaellita, realizzò tre finestroni sul lato orientale e uno su quello occidentale (l’Ascensione, la Natività, la Crocefissione e il Giudizio universale).

Chiesa non imponente ma calorosa, al visitatore non resta che meravigliarsi di fronte alle forme barocche classiche inglesi…

  1. Gas Bassin Street
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Gas Bassin

Quartiere perfettamente restaurato con piccoli edifici che risalgono al XVIII e XIX secolo, oggi permette gradevoli passeggiate accanto al canale che ospita cigni e anatre, trasformando quello che era il paesaggio industriale passato in un centro gradevole dove si alternano ristoranti e sale musicali.

E’ senza dubbio il quadro ideale per una seduta fotografica nel nome di Birmingam !

  1. Broad Street

Per la città che non dorme mai, ecco dove recarsi alla ricerca di pubs, locali e ristoranti. Non temete, il rischio di annoiarsi é inesistente !

  1. Il Jewellery Quarter.
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Jewellery Quarter

Una passeggiata fuori dal centro , a nord-est, per respirare ancora l’atmosfera propria dell’inizio dell’età industiale attraverso le numerose boutique d’artigiani. Infatti, per chi non lo sapesse, la città é un rinomato centro per la lavorazione dei gioielli secondo tecniche tradizionali… e i clienti non mancano !

  1. Mangiare

Ebbene si, la città é conosciuta per i suoi ristoranti ! L’ambiente multietnico e giovane che la caratterizza ne é il motore… cosi se preferite mangiare orientale non esitate a dare un occhio à Chinatown (a pochi passi dal Bullring), dove si trova uno dei più celebri Mongolian Barbecue !

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The Old Joint Stock

Per chi desidera restere fedele alla cucina made in Italy accanto alla Cattedrale si trova un fantastico ristorantino dal design moderno/chich, « Cicchetti », che permette di degustare piccole porzioni di diversi piatti (un po’ come i cicchetti veneziani…). Personale rigorosamente italiano !

Altrimenti un buon pub tra i migliori della città (che serve ovviamente anche del cibo oltre a pinte di birra) é The Old Joint Stock ! Atmosfera inglese garantita !!!!

  1. Dormire
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Burligton hotel

Palazzoni a funzione alberghiera non mancano, ma se posso permettermi un consiglio, per un fine settimana regale, non lasciatevi scappare il Burlington Hotel ! Marmi policromi, morbidi tappeti e un decoro raffinato, offrono un’atmosfera raffinata vittoriana inimitabile ! Le camere sono molto più semplici, ma ampie, mentre la carta di credito non deve confrontarsi con un prezzo esorbitante come da attese (soprattutto se si compara ad altri hotel inglesi …). Collegato direttamente alla stazione ferroviaria é comodissimo. Inoltre colazioni regali, che non fanno mancare la mitica English Breakfast, e un palazzo storico nel cuore caloroso di Birmingham.

  1. Viaggiare
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Stranford-upon-Avon

Scoprire i dintorni é pratico. La stazione centrale é in pieno centro, salite su uno dei treni low cost (se potete acquistare in anticipo on line sarete avantaggiati) e in sole 2 ore vi ritroverete a Londra per una passeggiata intorno al Big Ben, un musical, e un pochino di shopping a Covent Garden ! Altrimenti, se volete visitare la campagna, in un attimo potete trovarvi a StratforduponAvon, cittadina famosa per aver dato i natali a Shakespeare, caratteristica per la sua architettura bloccata nel tempo… Oltre ad essere il cuore delle Midlands Occidentali !

 

Pubblicato anche su: http://turistipercaso.it/midlands/75118/10-motivi-per-visitare-birmingham.html

Obiettivo Canada – Soggiorno a Montreal

DSCN2201Circa due settimane suddivise tra sacro turismo e doveri professionali mi hanno condotto alla scoperta di una città cosmopolita, giovane, fresca, creativa, sempre in movimento. A differenza di altri luoghi e capitali del Paese qui il bilinguismo si pratica e si sente veramente (per strada, nei negozi, nei caffè, al supermercato…), mentre si mescolano accenti di ogni genere dovuti al costante flusso di immigrazione. È una città dove la musica non manca mai, dove i festival si accavallano tra di loro trascinando folle di appassionati per le vie del centro (e non solo) e dove il verde dei parchi ossigena lo spirito.

 

QUALCOSA DA VEDERE

plateauLe Plateau Mont Royal, ex quartiere operaio divenuto la base bohémienne dei giovani artisti locali. Gli edifici che si affacciano sulle vie secondarie affascinano con le loro scale a chiocciola che danno verso l’esterno e un atmosfera very young!

 

Il Parc du Mont Royal, collina verde che permette di isolarsi al “naturale” restando tranquillamente in città. I punti panoramici offrono una visione senza pezzo (anche perché qui é gratis).

 

Parc Jean Drapeau e Ile Sainte Helene, dove si trovano non solo natura, ma anche un casino dall’architettura interessante che ricorda una navicella spaziale, una spiaggia per le calde giornate afose, una pista di Formula1 (che la gente percorre in bicicletta e roller), una biosfera, un parco divertimenti (La Ronde) e un complesso acquatico con piscine e trampolini per gli appassionati del nuoto.

 

musee des beaux arts montrealIl Musee des Beaux Arts per godere di una ricchissima collezione d’arte allestita in spazi espositivi all’avanguardia. Diversi padiglioni sono legati tra di loro e si caratterizzano tematicamente (arte internazionale, arte canadese, arte decorativa, culture del mondo). Purtroppo a partire dal mese aprile il regolamento ha cambiato il sistema tariffario e, da museo gratuito, la struttura è diventata a pagamento… gli under 30 possono però godere ancora degli antichi privilegi, per il momento!

 

Bibliotheque et Achives nationales du Quèbec, detto anche BAnQ o Grand bibliotheque é l’importante centro culturale che offre spazi rinnovati e una programmazione diversificata di eventi.

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Le Vieux Montreal, ovvero il nucleo originario e più antico della città a pochi passi dal fiume e dal vieux port. Tutto è turistico e affascinante…i palazzi eleganti sono esempio di un’architettura tradizionale cha va oltre la modernità. I ristoranti chic attirano lo sguardo, come le numerose gallerie d’arte.

spectacles

Il Quartier des Spectacles nel centro città, teatro del Jazz Festival e dell’umoristico “Juste pour rire” a luglio.

 

oratoire sjL‘Oratoire Saint-Joseph, immensa opera architettonica che offe uno dei migliori panorami sulla città e un giardino dedicato alla meditazione. La grande basilica custodisce tra le sue mura un organo considerato tra i 10 più prestigiosi al mondo.

 

UN PO’ DI SHOPPING

Indigo, la catena canadese che associa libri, riviste internazionali, cartoleria e accessori d’arredamento in un unico grande spazio. Tutto ciò che si puo’ cercare si trova al suo interno.

 

Friperie St Laurent, una delle numerose boutique vintage del quartiere del plateau ricca di tesori retrò dagli anni 50 sino ai più recenti anni 90. Per collezionisti ma anche amanti del revival.

 

Artpop – Creations de Montreal é luogo perfetto per acquistare un souvenir artistico fuori dal comune. Situato anch’esso nel Plateau offre accessori artigianali degni di un quartiere artistico.

 

Ardene, catena di abbigliamento giovane a basso costo per coloro che intendono togliersi uno sfizio senza rovinarsi.

 

Espace Little Burgundy, altra catena dedicata alle calzature giovani e di qualità. Le ultime proposte design si trovano senza dubbio tra i suoi scaffali.

L’ABC di Seattle

waterfrontIl ricordo delle feste e soprattutto delle vacanze correlate si fa sempre meno nitido con il progressivo trascorrere dei giorni… pertanto credo che questio sia il giusto momento per rinvigorire e condividere l’esperienza americana. Ne vale la pena. E se prevedete un viaggio in Columbia Britannica tenete a bada gli scrupoli e oltrepassate la frontiera: vi attende Seattle, una città gradevole e ricca di scoperte.

A come Aviazione:  Pochi, se non i più fanatici o appassionati, sono a conoscenza del fatto che a pochi passi dalla città di Seattle si trova uno degli stabilimenti principali della Boeing Company, ovvero la più grande costruttrice statunitense di aeromobili e la più grande azienda nel settore aerospaziale la cui fondazione risale addirittura al 1916. Quando salgo su un aereo adesso penso più spesso alla cara Seattle, la quale va ricordata come capitale dell’innovazione anche nella misura in cui vi trova sede una certa Microsoft Corporation

B come BoltBus: Arrivare nello stato di Washinton partendo dalla canadese Vancouver é questione di poco meno di  4 ore di autobus grazie ad una compagnia lowcost americana, BoltBus. (https://www.boltbus.com/)  Il consiglio é quello di giocare ovviamente in anticipo per assicurarsi un posto a bordo ad un prezzo “stracciato”, ricordando pero’ che i biglietti vengono messi in vendita on line a partire da un mese prima dalla data di partenza prevista.

C come Caffé: Credo sia particolarmente complesso trovare una città piu’ “caffeinomane” di Seattle… Le strade brulicano di caffé fumanti ad ogni ora del giorno e della notte… Forse non é un caso che proprio qui, nel lontano 1971, venne inaugurato il primo Starbucks, destinato a divenire una della più importanti e vaste catene mondiali! Messaggio per i collezionisti di tazze: non perdete quella che si puo’ trovare unicamente nel primo Starbucks di Pike Market.

seattle centerE come EMP Museum: Il Seattle Center é un luogo straordinario dove é situato un museo dall’architettura ancora più straordinara: un’esplosione di forme astratte e colori cangianti (tributo a Jimi Hendrix) danno vita all’Experience Music Project. In realtà non credo sia del tutto corretto definirlo un museo, quanto piuttosto un luogo dove possono trovare sede esposizioni a sfondo musicale e/o cinematografico, ma soprattutto dove é possibile toccare con mano il mondo della realtà musicale. Stanze insonorizate sono a disposizione dei visitatori che desiderano testare la magia di una chitarra, di una tastiera, di uno studio di incisione, ecc. Inutile dire che i piu’ piccini sono i primi ad adorare questo percorso senza età. Infine il “the best of” viene raggiunto da un’area enorme chiamata Sky Church Theater dove la simulazione di concerti live raggiunge il massimo successo: restare indifferenti é impossibile. E se il prezzo di ingresso puo’ sembrare elavato vi assicuro che questo luogo merita la visita. (http://www.empmuseum.org/)

F come Fifth Avenue: Questo é il cuore commerciale della città. Questo é il mondo dello shopping di Seattle, dove é possibile perdersi nei centri commerciali, da Nordstorm alle varie catene americane, passando per centri simili ad outlet come Ross o Tj-Max.  Affari in vista. (http://shop.nordstrom.com/)

G come Grattacielo: Non potete lasciare la città senza aver ammirato lo skyline che la caratterizza… Il consiglio é quello di non salire sulla celebre torre Space Needle, ma piuttosto di optare per il grattacielo piu’ alto di Seattle, il Columbia Center Observatory Desk. I vantaggi sono legati anche al fatto che il prezzo é considerevolmente più basso, non é necessario attendere a lungo in coda o perdersi nella folla; inoltre vi verrà concessa la possibilità di salire due volte in giornata per poter ammirare il panorama by day e by night. (http://skyviewobservatory.com/)

H come Hotel: Noi abbiamo pernottato al Red Lion 5th Avenue. Non aggiungo altro se non ottimo rapporto qualità prezzo (un 4 stelle per un prezzo assolutamente ragionevole), camera con vista mare, posizione ottimale nel centro della città, comodo per tutto. (http://www.seattleredlionfifthavenue.com/)

Seattle public libraryL come Library: La nuova biblioteca é segnalata in tutte le guide turistiche e visitandola se ne comprende il motivo: aperto al pubblico il 23 maggio 2004, l’edificio é innanzitutto un’opera d’arte architettonica. Il personale tende magari a criticarne alcuni aspetti relativi alla funzionalità, ma l’estetica é semplicemente straordinaria! Non é un caso incontrare turisti armati di macchina fotografica nelle sale e lungo i corridoi. Anzi, all’ingresso é disponibile una mappa destinata espressamente ai visitatori curiosi. (http://www.spl.org/)

M come Monorail: Il modo più rapido e gradevole per spostarsi in città e raggiungere dalla zona centrale il Seattle Center. Prezzo modico e treni frequenti. (http://www.seattlemonorail.com/)

N come Nuovi episodi (di Grey’s Anatomy): La città viene ricordata da molti come “quella di Grey’Anatomy”…  Vale la pena ricordare giusto due cose sul tema: gli episodi sono ambientati in un ospedale fittizio, e le serie TV girate a Seattle sono numerose (vi troviamo ad esempio Dark Angel). Inoltre gli appassionati letterari ricorderanno che la popolare trilogia erotica “Cinquanta sfumature” prende vita nell’atmosfera di questa città.

O come Olympic Sculture Park: Un parco dall’ingresso gratuito, una passeggiata gradevole nell’arte contemporanea all’aria aperta con vista mare. Ottimo anche per il relax. (http://www.seattleartmuseum.org/artrentals/OSP/default.asp)

Pike marketP come Pike Place Market: Il luogo che reputo più caratteristico e in ogni caso un must to see é proprio il Pike Place Market, il mercato coperto. Tutti i turisti ne restano affascinati, i colori e la vivacità dei lunghi corredoi lo rendono un luogo semplice e sofisticato allo stesso tempo. La folla osserva incuriosita gli esuberanti fishmongers, e trova ogni genere di souvenir senza dover affrontare prezzi esagerati!

R come Ristorazione: Personalmente non ho avuto l’occasione di testare molti ristoranti ma posso comunque affermare che, per non perdere quella magia musicale che caratterizza la città e visitare una sorta di museo a tema, il classico Hard Rock Café é il luogo giusto. La cucina rispecchia i canoni americani, la posizione a pochi passi dal Pike Market e le mura riccamente decorate con oggetti dei gruppi storici locali lo rende un’ottima opzione. Altra possibilità é rappresentata dalla Cheesecake factory: ottimo cibo e locale caratteristico.( http://www.thecheesecakefactory.com/)  Infine consiglio caldamente di tuffarsi presso il Grancentral Bakery Café: punto d’incontro tra gli abitanti locali sventola un’atmosfera autentica all’interno di un palazzo a mattoni rossi rituato nella parte più storica di Seattle. (http://grandcentralbakery.com/)

S come Space Needle: La torre elevata nei primi anni’60 mostra indubbiamente tutto il suo fascino. Attrazione turistica conosciuta soprattutto per la possibilità si salire in cima e godere di una vista a 360° sulla città offre in compenso dei prezzi piuttosto elevati. Merita in ogni caso una vistita l’enorme shop situato alla base (anche solo per osservare la quantità di souvenir impensabili studiati partendo dall’immagine della torre). (http://www.spaceneedle.com/home/)

T come Teatro: L’offerta culturale locale é ottima, soprattutto se si aggiunge la passione americana per i musical che illumina le insegne paramount theatredelle strade centrali. Il Paramount Theatre, nato come sala cinematografica a inizio secolo scorso, ha una progrommazione interessantissima; noi abbiamo deciso di lanciarci per il classico “Evita”, e considerando i prezzi particolarmente accessibili il consiglio é quello di non lasciarsi scappare questa opportunità di prenotarsi per uno spettacolo. (http://www.stgpresents.org/paramount)

U come Ubicazione: Seattle é una di quelle città della Wet Coast, ovvero bagnate dalla pioggia per la maggior parte dell’ anno. Gli abitanti ne ridono e sono molteplici le immagini simpatiche nelle vetrine dei negozi che accennano a questa particolarità della zona. Di conseguenza un ombrello é il miglior alleato per una visita da queste parti…

V come Varcare la frontiera: Solitamente siamo abituati alla frontiera in aeroporto, un po’ meno all’ingresso negli USA via bus… e (forse si tratta di una semplice casualità) ma l’atteggiamento del personale adibito al controllo é tremendamente sospettoso oltre che rigoroso. Gli interrogatori piuttosto lunghi, le domande ripetitive. Calma e relax. P.s.: noi siamo entrati a Blaine, confine naturale per chi arriva da Vancouver. Non é necessario presentare l’ESTA, ma viene richiesto il pagamento di circa 6 dollari americani. Prima di mettervi in viaggio provvedete quindi a procurarvi un po’ di denaro locale…

Z come Zone: Un rapidissimo richiamo ai quartieri principali di Seattle ricorda di visitare ovviamente i classici Downtown, Waterfront, e Seattle Center, ma anche di non dimenticare di dedicare parte della visita a Pioneer Square. Si tratta del questiere storico delle città, ricco di piccoli caffé e luoghi di ristoro di un certo livello. Non si trovano i negozi delle grandi catene ma piuttosto piccole boutique interessanti.

skyline seattle

pubblicato anche su: http://turistipercaso.it/seattle/71041/labc-di-seattle.html

Turismo in biblioteca (canadese)

Innnanzitutto desidero inoltrarmi alla ricerca del significato del termine biblioturismo, parola utilizzata con una certa frequenza da coloro che professano la missione/mestiere di bibliotecario. Navigando in rete si trova chi traduce il termine semplicemente come un nuovo modo di vivere le vacanze, un fenomeno sempre più diffuso, un’attività che consiste nel visitare le biblioteche, ecc. Convinta a questo punto di aver praticato del biblioturismo durante il mio soggiorno canadase natalizio, ecco un testo che ho redatto in francese…

(anche su: http://crieurspublics.blogspot.fr/2014/01/bibliotourisme-en-colombie-britannique.html)

Avant d’entrer dans le vif du sujet, un petit tour autour de ce mot très utilisé par les gens qui pratiquent la profession de bibliothécaire : le bibliotourisme. Parmi le réseau web, ceux qui traduisent le terme simplement comme un nouveau mode de vacances, un phénomène très couru, une activité qui consiste à visiter des bibliothèques publiques sur son lieu de vacances, etc, ne manquent pas. Ailleurs je lis une définition plus spécifique : « Voyager en visitant exclusivement les bibliothèques des villes dans lesquelles on fait un arrêt. Option subsidiaire: prendre des photos des lieux et les diffuser en ligne. Option bibliobsessionnelle : prendre des photos des plus belles bibliothécaires en pleine action à la banque de prêt». Je reste convaincue des limites liées à ces définitions, mais en réfléchissant sur ma propre expérience personnelle je peux maintenant déclarer sans erreur que, pendant mon dernier voyage au Canada, j’ai pratiqué le célèbre bibliotourisme (pour découvrir des bibliothèques ouvertes 7 jours sur 7)!

Première étape : Whistler Public Library (http://www.whistlerlibrary.ca/)
L’établissement se trouve au cœur du village de Whistler, à 125 km de Vancouver, capitale du sport d’hiver avec un important massif montagneux et une station de ski très renommée en Amérique : Blackcomb. Cette ville touristique de moins de 10.000 habitants était protagoniste des Jeux Olympiques d’hiver en 2010 et le plan distribué aux visiteurs à l’occasion de cet événement (Guide to the 2010 Games in Whistler) montre « The library » parmi les attractions à visiter les plus importantes du village. 

En effet ce petit lieux mérite une visite, surtout pour constater qu’il est très fréquenté malgré les journées de assez belles pour se consacrer plutôt à la pratique du sport, que tout y est très bien organisé et que l’atmosphère y est également très agréable. En particulier, je reste très fascinée par la cheminée allumée dans la salle de lecture entourée par des fauteuils confortables qui répliquent parfaitement l’image du chalet de montagne et surtout du plaisir de la lecture. La déco liée aux fêtes de Noël contribue à donner à  cette bibliothèque l’image d’un lieu de communauté et de récréation et reflète l’esprit d’une ville touristique où le relax est privilégié.

Le personnel garde un grand sourire, il laisse un petit carton coloré, avec son nom, sur les livres pour conseiller les lecteurs et le programme destiné à la jeunesse est très intéressant : cours de danse, de musique, de chant for Babies côtoient le Youth Café for Teens (des soirées dédiées à la projection de films, à des matchs d’improvisation théâtrale et des jeux). La bibliothèque propose aussi des programmes plus sérieux comme la santé, la nutrition, le lifestyle dans l’importante phase de l’adolescence. Le village est un lieu touristique pendant toute l’année, aussi le nombre de familles accueillies y est considérable et explique l’activité si forte de la bibliothèque pour une ville de cette taille.

 
Deuxième étape : Squamish Public Library (http://squamish.bclibrary.ca/)
Le village nommé aussi Outdoor Recreation Capital of Canada est très connu pour son lac et pour les activités sportives d’été. On y trouve une petite bibliothèque assez fréquentée capable de connecter la communauté au monde : d’un côté la petite galerie située à l’entrée du bâtiment représente le foyer destiné aux œuvres d’artistes locaux qui ont ici l’occasion de montrer leur culture squamish (indigène), de l’autre côté l’accueil distribue brochures et informations nécessaires pour la vie quotidienne (par ex. les horaires d’autobus). Ici comme ailleurs la bibliothèque est un point de rencontre pour la communauté. Je retrouve la cheminée et sa chaleur naturelle, le distributeur de gel désinfectant pour les mains, mais surtout un bac rempli de sacs en plastique à réutiliser pour les transports des documents choisis en prêt. Ce sont pas des concepts nouveaux, mais ils deviennent très intéressants du moment où ils sont le miroir de leur société. Les bornes électroniques pour les opérations prêts/retour sont présentes aussi dans la section jeunesse avec un design plus attractif et une hauteur adaptée aux juniors.
Troisième étape : Vancouver Public Library (http://www.vpl.ca/)
Cette bibliothèque est représentée par un réseau de 22 bibliothèques, où la Central est rappelée dans les guides touristiques pour son architecture dans le style Colosseum magnifiant. L’énorme entrée est le lieu idéal pour boire un café (chose fondamentale dans la vie des habitants de cette ville) et pour profiter du magasin Book’mark – The Library Store. L’achat de livres d’occasion ou de souvenirs représente un des soutiens économiques possibles pour la bibliothèque. Son ouverture date de 1995, le design est de Moshe Safdie et aujourd’hui ce lieu met à disposition de ses usagers 1,2 millions documents qui trouvent leur place sur sept niveaux. Près de l’accueil, un ensemble de documents renseigne sur la mission, les objectifs, les services et même le rapport financier. Je découvre ainsi que chaque jour plus de 6.000 personnes visitent la Central Library, qu’un pourcentage de 74% des habitants utilisent le réseau, que les documents sont disponibles en 17 langues, etc. Sans aucune doute la principale caractéristique que j’ai pu remarquer ici et en visitant d’autres annexes est la multiculturalité : les brochures et les formulaires sont disponibles à l’accueil en plusieurs langues, et les documents conservés parlent 16 langues (sans compter l’anglais) ! Pour faciliter les recherches de l’usager, il est possible de connaitre quelles annexes sont conseillées pour consulter un fond de documents en italien, en chinois, ou en polonais, grâce aux brochures dédiées et au personnel (les bibliothécaires parlent différentes langues). La distribution des œuvres étrangères est gérée par rapport à la densité d’habitants d’autres origines dans les quartiers. Une place spéciale est destinée à la langue française dans le secteur jeunesse : cette collection est mise en évidence suite à l’importance dans les écoles de cette l’apprentissage de cette langue.
Si les espaces dédiés à internet sont très grands et très fréquentés, une technologie plus datée reste présente pour rencontrer les besoins de chacun : on y trouve même des téléphones publics à pièces.

Natale a Vancouver

vancouver

Introduzione

Le vacanze invernali sono spesso attese con la stessa intensità di quelle estive… per chi ha un pochino di fortuna offrono l’occasione di staccare dalla monotonia della quotidianità, prendere le distanze dalla propria realtà, e imbarcarsi verso una nuova avventura: ecco il vero significato del viaggio!

Noi abbiamo deciso di esplorare una regione letteralmente dall’altra parte del mondo, la British Columbia, cogliendo tutte quelle magnifiche sfumature che solo il paesaggio canadese puo’ concedere in ogni stagione dell’anno.

1. Quando andare

Questa é la prima domanda che ci si pone quando si desidera lanciare il proprio bagaglio verso una destinazione specifica. La questione non andrebbe mai sottovalutata. Questa regione del Canada é caratterizzata da un clima particolarmente piovoso (che permane con costanza), ma gli amanti degli sport invernali e della neve non potranno che restare pienamente soddisfatti da una visita durante i mesi invernali (anche se i prezzi sono in genere più elevati). Il freddo é sopportabilissimo, secondo gli stessi standard europei, e se si ha un pizzico di fortuna, si puo’ anche godere di un ottimo clima (come é accaduto nel nostro caso). Secondo informazioni locali i parchi che si estendono ovunque offrono un gran numero di opportunità anche in estate: escursioni e sport sembrano essere all’ordine del giorno per il popolo canadese.

2. Da non perdere (What to see)

Il nostro programma di soggiorno di 2 settimane é stato ideale per non lasciarsi sfuggire nulla. I primi giorni sono stati dedicati alla cosiddetta “disintossicazione cittadina”, ovvero tuffo nella natura e nei parchi che qui sorgono ovunque! Attenzione: sono spesso presenti pannelli di segnalazione relativi all’orso Grizzly con indicazioni utili in caso di incontro “ravvicinato”. Non é stato il nostro caso, ma tali animali sembrano essere particolarmente diffusi nella zona, pertanto conviene tenere gli occhi ben aperti e un comportamento assolutamente vigile. Per ulteriori informazioni é stato anche istituito un sito sul “bear aware” (www.bearaware.bc.ca). Considerate inoltre che i parchi mettono sempre a disposizione dei wc gratuiti e in perfette condizioni igieniche… é un dettaglio che permette comunque di viaggiare rilassati.DSCN2294 - Copie

Lighthouse Park: parco peninsulare dallo straordinario panorama che appartiene alla comunità di West Vancouver, deve il suo nome allo storico faro eretto sul promontorio. Per godere della luce migliore (e di un certo romanticismo) consiglio di non perdere le ore assolutamente suggestive del tramonto. I visitatori del parco possono anche cogliere l’occasione per alzare gli occhi al cielo ed avvistare le aquile. (http://lighthousepark.ca/)

Capilano River Regional Park: sempre nell’area di West Vancouver ecco un altro parco interessante dove praticare trekking e osservare i salmoni risalire il fiume.

Whistler: la nota località sciistica che ha ospitato i giochi olimpici invernali del 2010 é senza dubbio il “place to be” di granparte dei nordamericani. Giovani, meno giovani e famiglie si trovano d’accordo nel trascorrere qui le proprie vacanze. Il villaggio offre ogni tipo di conforto ed é attrezzato per ogni tipo di clientela e di turista. Gli edifici sono caratteristici e passeggiare lungo le vie della città é un vero piacere. Sono presenti differenti iniziative culturali dirette a tutti i vacanzieri e non viene lasciato spazio alla noia.

Al di là della prime esplorazioni naturalistiche, dei laghi e delle cascate, eccoci diretti verso Vancouver la grande metropoli (che pero’ non ha il titolo di capitale il quale appartiene alla città di Victoria). La Sea to Sky Highway à la superstrada che connette i monti alla città e rensea to skyde il percorso una vera e propria visita. Preparate la vostra macchina fotografica e non esitate a sostare presso le aree messe a disposizione per godere del panorama indescrivibile offerto dalle isole che circondano la zona…

Vancouver: la città vanta un ottimo stile di vita, gli abitanti sono mediamente giovani coppie con figli, e l’ambiente che si respira é essenzialmente multiculturale e tollerante. Per le strade di Vancouver ci si sente nel paese delle opportunità. Passeggiare senza una meta precisa permette di osservare le abitudini più comuni e ipotizzare un ideale della sua cultura: 1- rispettosa degli animali; 2- sportiva (parlando coi locali si scopre che in genere tutti praticano almeno uno sport, e i negozi dedicati occupano un piano importante nella piazza del commercio); 3- “caffeinomane” (in ragione della diffusione incredibile di caffé fumante,modello Starbuck, in mano a chiunque).

Il panorama con i monti sullo sfondo é magnifico, considerando che in una città detta anche “Raincouver” é alquanto difficile riuscire a non trovare foschia… La top ten della città per una visita completa é:

1) Stanley Park (per sentirsi fuori città nel cuore della città)

2) Public Library (per non mancare un architettura simile a quella dell’italico colosseo, simbolo della diffusion cultural dell’area)

3) Gastown (per conoscere la città vecchia e ammirare il più recente orologio a vapore)

4) Canada Place (per godere del migliore panorama sulla città)

5) Granville Island (per godere di un mercato diffuso lungo tutta l’isola dai mille colori affascinanti)

6) Kitsilano (per visitare un quartiere alla moda tra i giovani)

7) Science World (per giocare con la scienza, adatto soprattutto ai piccini)

8) Art Gallery

9) BC Place e Rogers Arena (perché sono semplicemente delle architetture spettacolari)

10) Chinatown (per entrare nei suoi negozi esotici) gastown

3. Come muoversi

La rete dei mezzi pubblici é semplice, diretta e funziona perfettamente… La nostra tendenza é quella di camminare il più possibile, ma se desiderate spostarvi più rapidamente da un quartiere all’altro questa é la soluzione migliore, e tenete conto che esiste anche una rete metropolitana.

Il trasferimento verso Granville Island permette di utilizzare un aquabus, piccola barca che per circa 3 dollari unisce l’utile al dilettevole offrendo un nuovo punto di vista!

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4. Dove mangiare

La cucina nordamericana non é propriamente leggera, ma accando a deliziosi hamburger, ricchi pancakes, e tipiche poutine di patate e formaggio, trovate zuppe saporite, una cucina internazionale, e una vasta gamma di scelta di prodotti biologici.

Alcune suggestioni:

Grenville Market: per gustare seduti in una piazzetta cio’ che si desidera come intermezzo tra un acquisto e l’altro

The Boathouse restaurant: per avere il miglior panorama e del buon pesce nel proprio piatto

Earl: catena che offre cucina americana

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5. Shopping

Il 26 dicembre é una data da segnare nella propria agenda qualora siate amanti della shopping selvaggio: si chiama Boxing day e tutti i negozi offrono la loro merce a prezzi vantaggiosi.

Ecco di seguito alcuni dei marchi locali e piccoli negozi che conviene visitare in loco:

Aritzia: negozio molto femminile e di qualità. Prezzi mediamente elevati ma vale una visita. (http://aritzia.com/)

Joe Fresh: catena dai prezzi più economici e dallo stile semplice. (https://www.joefresh.com/‎)

Roots: catena canadese di moda sportiva (http://canada.roots.com)

Chapters: grandi librerie dove é possibile trovare qualsiasi titolo, accanto ad articoli decorativi per la casa, giocattoli, e cancelleria (http://www.chapters.indigo.ca)

Travel Bug: il paradiso dei viaggiatori, dove ci si perde non solo tra pubblicazioni inerenti il viaggio, mappe e guide turistiche, ma anche tra articoli di valigeria e micro accessori utilissimi. (http://www.thetravelbug.ca/)

Michaels: maxi negozio di cancelleria e decorazione al femminile, dove é possibile dare ampio respiro alla propria creatività a prezzi particolarmente contenuti (http://locations.michaels.com/BC/VANCOUVER/3974/)

The regional assembly of Text: se desiderate inviare un biglietto home made o una carta unica nel suo genere, curata nel dettaglio e sicuramente dotata di un marchio artistico, questo é il posto giusto. (http://www.assemblyoftext.com/)

Lululemon athletica: dove si incontrano e acquistano le appasionate dello yoga. (http://shop.lululemon.com/home.jsp?locale=en_CA&sl=CA)

Dollarama: dove si riesce a scovare di tutto a prezzi minimi e irrisori… (http://www.dollarama.com/)

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Il ponte savoiardo (detto anche “Un pomeriggio culturale a Chambery”)

Passeggiare, macchina fotografica alla mano, lungo la via pedonale principale nel centro storico e immergersi nei vicoli che diramano intorno, osservando che le decorazioni natalizie hanno già invaso il territorio… Una sorta di caccia al tesoro tra boutique, palazzi storici e piazzette deliziose.

Storicamente la Savoia é una regione fortemente legata alla nostra storia, come ricorda il nome della casata reale che ha regnato nel nostro Paese sino al celeberrimo referendum di metà Novecento.chapelle

Non solo. Chambery é una città il cui destino é andato a lungo a braccetto col mio caro Piemonte e la bella Torino. Chambery é stata la nostra prima capitale, la sede del nostro patrimonio, il nostro predecessore. Non posso pertanto evitare un tour al Castello dei Duchi di Savoia, monumento storico attualmente sede degli uffici della Prefettura e del Consiglio Generale, ma anche di un grazioso museo dall’ingresso gratuito.

La genealogia della casata é messa bene in evidenza, oltre al percorso storico-evolutivo del castello nel corso dei secoli. Mappe, dipinti e plastici rendono comprensibile il “sistema castello” a grandi e piccini … mentre ad un certo punto inizia a suonare il carillon della Sainte-Chapelle (= emozione per una torinese sapere che al suo interno veniva custodita la Sindone!).

Dalla “Storia” all’”Arte” il passo è breve volendo visitare il Musée des Beaux Arts, ristrutturato recentemente e situato in quella che un tempo era la halle aux grains della città (detta anche grenette“), e trasformata in biblioteca nel 1880. museo chambery

Anche in questo caso l’ingresso é gratuito (wow), ed é un piacere notare che lo spazio é pieno di famiglie desiderose di trasmettere cultura ai loro cuccioli.

La collezione esposta non é particolarmente ricca (peccato), ma percorre le varie correnti artistiche: si parte dai primitivi passando attraverso il manierismo per terminare con i più recenti lavori paesaggistici: opere di montagna rese ancora piu speciali dai giochi di luce e riflessi.la-mer-de-glace

Pausa merenda relax: Aux délices de mademoizelle – Salon de thé & Boutique (aperto dal martedi al sabato) 11 rue Jean Pierre Veyrat. Muffin, cookies, chocolat maison e tisane deliziose in un piccolo ambiente grazioso e tranquillo a pochi passi dal museo.

orologio chambery

Un week end a Marrakech di fine settembre (guida semi-turistica)

Marrakech TOP 5: un fine settimana col clima ideale per rilassarsi, dedicarsi allo shopping, visitare luoghi inebrianti, e salutare l’estate…morocco_m7r6z.T560

Pochi giorni a disposizione e non sapere da dove cominciare? Le recensioni on line e i libretti in circolazione parlano di top 10 e top 25, ma in realtà per godersi questa città dalle mille sfaccettature serve molto poco… Ecco “les Inconturnables” , “l’essentiel” tra l’agitazione della celebre piazza Jemaa el Fna, la calma dei riad e il labirinto incredibile della Medina.

Arrivare a Marrakech é molto semplice grazie alle compagnie aeree low cost che in 3 ore conducono a destinazione con volo diretto. Attenzione alla confusione in aeroporto… é il primo segnale dell’arrivo a destinazione!

1)      RIAD

Una parola chiave da non mancare assolutamente é il Riad. La magia di queste antiche dimore perfettamente ristrutturate in epoca recente nel cuore della medina permette di sentirsi a casa e, soprattutto, lontano dal caos devastante che potrebbe mettere a dura prova la nostra sopportazione nel corso della giornata. L’impressione sin dal primo istante corrisponde all’essere entrati nell’Eden…oasi di pace e raffinatezza, ricche di freschi profumi delicati, conservano decori straordinari condividendo tra loro un modello architettonico che consiste nell’essere articolate intorno ad una corte centrale. Noi, ospiti del “Riad Bellamane”, siamo stati viziati oltre ogni aspettativa, a partire dalla ricchissima colazione mattutina. La cucina casalinga é ottima e il silenzio circostante invita ad allontanarsi da ogni preoccupazione e a dedicarsi alla meditazione. Inevitabile il desiderio conseguente di voler trascorrere il resto della propria vita da eremeta tra le mura di un riad.

2)       LA MEDINA E I SUQ

Antitetica al relax del riad in quanto a confusione, la medina rappresenta il paradiso dei turisti con i suoi mercanti e le sue incredibili attrazioni, ma anche la vita meno dorata del popolo marocchino. È impossibile evitare di perdersi e vagare senza una meta precisa, ma proprio questo fa parte del gioco. Il suo labirinto é una grande risorsa che ci permette di scoprire strardinari portali nascosti, botteghe silenzione dove si lavora senza l’intenzione di catturare turisti, artigiani che lavorano per strada direttamente sul pavimento. Il momento migliore per andare in avanscoperta é il mattino, quando la città é ancora nel dormiveglia. Spostarsi tra la medina significa camminare circondati da biciclette e motorini rumorosi e fastidiosi, gatti selvatici affamati e bambini sorridenti che giocano nel week end; la circolazione é intensa e si raccomanda sempre una certa attenzione. Infine si arriva ai suq… visitarli tutti é un impresa che richiede ore a disposizione… Questi mercati della contrattazione danno vita a una fitta curiosità esponendo meraviglie esotiche: lampade elaborate, pantofole e creazioni in cuoio, candele profummate, olii e prodotti di bellezza, spezie colorate e odorose… Il consiglio é di acquistare subito quello che interessa poiché il labirinto non consente spesso di ritrovare lo stesso mercante e vicolo qualora si desiderasse tornare l’indomani! Se il desiderio é invece quello di acquistare in tranquillità é possibile recarsi a l’ensalmble artisanal costituito dallo stato marocchino dove i prezzi sono esposti e non é necessario negoziare. Non temete infine gli orari: sotto il sole, al crepuscolo e in serata la città é sempre viva e pronta a proporvi le proprie specialità.

3)      LA MEDERSA BEN YOUSSEF

Questo monumento é assolutamente da visitare anche solo per il fatto che é uno dei rasissimi luoghi religiosi il cui accesso é permesso anche ai non mussulmani. Si tratta di un ottimo restauro della più grande scuola coranica del Maghreb in stile arabo-andaluso. L’ingresso costa circa 5 euro e permette di passeggiare tra i cortili e i corridoi di quello che puo essere per noi una sorta di antico campus universitario, il quale ospitava un tempo centinaia di studenti. Nel silenzio negli ultimi minuti precedenti la chiusura (18:30) è possibile chiudere gli occhi un istante e immaginare questo luogo pieno di di vita, di giovani, di studio.

4)      JARDIN MAJORELLE

morocco_fyn88.T560Sono molteplici i motivi per passare da questo luogo… Innanzitutto perché raggiungere i giardini significa attraversare la ville nouvelle,  la cui vita scorre in modo totalmente differente che nella medina. I grandi viali spaziosi e l’emergere di catene occidentali (tra cui Mc Donald) manifesta l’ambizione di Marrakech a città moderna e lussuosa. (Certo che comunque questi rettilinei privi di ombra non competono in quanto a fascino con i derb della medina…) Inoltre passeggiare a Majorelle significa recarsi in pellegrinaggio in uno dei luoghi sacri della moda francese (e non solo), in quanto precedente proprietà e attuale sede del mausoleo di Yves Saint-Laurent. Lo stilista é ricordato con una semplice colonna nel cuore del giardino, ma anche da una esposizione di manifesti prodotti nel corso della sua carriera artistica. Infine recarsi ai giardini é un piacere per godersi lo spattacolo di 300 piante differenti, dei colori tra i vialetti serrati, e dello stagno di ninfee. Il costo del biglietto d’ingresso é pari a circa 5 euro. Il parco deve il suo nome al pittore francese Majorelle che l’ha creato negli anni’30.

5)      IL Thé ALLA MENTA, LA TAJINE, E L’HAMMAM

La meravigliosa sensazione di gustarsi un thé alla menta al riparo dalla confusione, al’ombra di una pianta nella medina, non ha prezzo. Cosi come trovare ristoro nell’ottima cucina marocchina, saporita e tentatrice. Infine, per chiudere la vacanza nel migliore del modi, il consiglio é quello di cedere al fascino dell’hammam (i riad spesso ne hanno uno al loro interno), lasciarsi massaggiare, e lasciare che l’olio di argan faccia il suo effetto!

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Link utili

Riad Bellamane: http://www.bellamane.com/en/

Jardin Majorelle: http://www.jardinmajorelle.com/

Medersa Ben-joussef : http://www.routard.com/guide_voyage_lieu/3624-medersa_ben_youssef.htm

Ensamble Artisanal: http://www.madein-marrakech.com/fr/article-ensemble-artisanal-un-petit-peu-de-tout-2856.html

Bakchich Cafe :

http://www.tripadvisor.fr/Restaurant_Review-g293734-d2719666-Reviews-Bakchich_Cafe-Marrakech_Marrakech_Tensift_El_Haouz_Region.html

Le vacanze settembrine

Non tutti possono godere delle stesse fortune, ed io posso vantarmi del fatto di poter scegliere di abbandonare la città “trolley in spalla” e partire in ferie nel mese di settembre.
Alcuni la considerano una scelta rischiosa a causa delle imprevedibili condizioni meteorologiche, ma tale rischio si corre piacevolmente mettendo sui piatti della bilancia i pro ed i contro.
Il relax é indubbiamente il primo dei vantaggi che difficilmente ha lo stesso sapore della villeggiatura in agosto. Le spiagge semi deserte, il silenzio circostante, gli scorci ed i panorami che sembra siano stati creati proprio per essere contemplati in una solitudine “catartica”.
La bassa stagione vive poi di pregi come i costi magicamente ridotti (elemento da non sottovalutare).
Settembre ha il sapore della nuova stagione che arriva e dell’energia che serve per affrontarla. Settembre ha il sapore della riflessione. Settembre stacca la spina realmente. Settembre è lo starting point della maratona autunnale alle porte.
Le vacanze settembrine hanno un unico prezzo da pagare: la pace. E godersi la pace non ha prezzo.